Basta averla! Sarebbe la risposta giusta.
Ma cosa racchiude in realtà questa parola? Non ci sono regole fisse, spesso è il lavoro stesso che dimostra la nostra professionalità, ma prima di arrivarci, il cliente deve credere in noi e avere fiducia. Allora cerchiamo di partire con il piede giusto!
Primo approccio: il nostro portfolio
Innanzitutto partiamo dal nostro sito, che deve dimostrare la qualità dei nostri lavori ma anche la nostra disponibilità e chiarezza.
- Non riempiamo il sito con paroloni incomprensibili ai più, informazioni su xhtml 1.0, Ajax e Php sono dettagli che poco interessano il cliente finale anche perchè spesso non sa di cosa si stia parlando.
- Mettiamoci nei suoi panni: cosa sta cercando? Un webdesigner che sappia seguire un lavoro interamente, che ti supporti e sostenga nelle scelte, che sappia quello che sta facendo e che lo faccia bene.
- Allora mostriamo i nostri “prodotti”, rendiamo facilmente accessibile il sito a chi ha bisogno di creare un sito internet ma non sa da che parte cominciare, di che tipo di sito ha bisogno e come si fa a chiedere una consulenza. Specifichiamo ad esempio: “hai bisogno di vendere prodotti online? creiamo il tuo sito e-commerce”. Non tutti sanno infatti cosa sia un e-commerce, ma spiegando cos’è in modo indiretto e chiedendo cosa ha bisogno di fare il cliente con il sito, lo scoprirà e lo userà nel suo vocabolario quotidiano.
- Rendiamo chiaro al cliente che può chiedere un preventivo gratuito e contattarci via email o telefono quando lo desidera, e se vogliamo, come ho fatto io nel mio portfolio, spieghiamogli a grandi linee come si svolgerà il lavoro insieme. Lui si sentirà più tranquillo e avrà maggior fiducia in voi perchè sa quali sono gli step da seguire. (Mi raccomando non copiate interamente il testo che ho creato al link proposto come qualcuno ha fatto ma usate parole vostre)
Direi che questo è già un buon punto di partenza. E poi?
Secondo approccio: telefonata o incontro
Inutile dirvi che un tono di voce pacato e sicuro di sè, che spiega, anche qui senza fronzoli e paroloni, ciò che si farà, è un punto a favore. Se notate indecisione dall’altra parte, tanto meglio: prendete in mano la situazione e definite i passi da seguire per cominciare a progettare o preventivare un buon sito insieme. Se da parte del cliente vi è troppo spirito di iniziativa diventa dura, ma questo è un altro discorso.
Non date subito del “tu”, anche se il cliente è un coetaneo o vi sembra molto allegro e spigliato: spesso è solo una tecnica per spillarvi sconti o per potervi “mettere sotto” e avanzare pretese extra. Anche se siete convinti della buona fede del cliente, non date mai del “tu” prima che il sito sia consegnato, pagato e che non vi siano “correzioni” da fare. Mi spiace dirlo, ma troppa confidenza spesso nuoce alla professionalità. Se proprio vi è scappato, mantenete sempre un certo contegno quando si parla di lavoro e dimandate le “cortesie” solo ai saluti.
Gesticolate meno possibile e siate più possibile propositivi, ma senza sbilanciarvi troppo su soluzioni azzardate o che non avete mai testato: rischiate di lanciarvi la zappa sui piedi!
Per quanto riguarda l’aspetto, a mio parere non è necessario il completo o il tailleur, la professionalità si dimostra conla sostanza, ma se pensate che vi aiuti ben vengano giacca, cravatta e computer portatile.
Il progetto
Il grosso è fatto, da qui in poi se fate le cose con tutti i crismi (preventivi, contratti, documenti di lavoro step-to-step, wireframes…etc) e ovviamente se fate un buon lavoro che funzioni al 100% (ma questo lo do per scontato), avrete certamente già dimostrato tutta la vostra professionalità e il cliente ne sarà conquistato.
Ho dimenticato qualcosa? Vi rispecchiate in questi modelli di comportamento?