Così a occhio va molto il viola, ma significa sintetizzare molto.
Nell’articolo di Behance, sono evidenziati ben 22 punti fra novità e stato dell’uso di colori, font, animazioni e grafica sul digitale e nella stampa.
Da questo elenco se ne evince per alcuni tratti un ritorno al futurismo, che se nel 2000 era tutto un Matrix di scritte verdi, ora è un alternarsi di blu e viola, linee luminose e sottili, riflessi di luce. Una versione modernizzata del web 2.0 insomma?
Altre parole d’ordine:
- Semplicità, “profondità” di immagini, rendendole più reali e meno piatte possibile
- loghi responsive riadattativi (e sarebbe anche ora)
- illustrazioni curate e personalizzate a discapito degli stock
- il ritorno dell’animazione, anche con le gif animate riprese dai film
- interazione e movimento ovunque, su app e siti
- Più di tutti, il ritorno del gradient, bandito anni orsono, ma con più gusto di una volta e i colori del momento
- Il 3d: semirealistico (questo mi era sfuggito!), gli oggetti 3d metallici (oddio, davvero?), il 3d monocolore (?)
- Tornano le palette di colore anni 80 e 90 (aiuto)
- Il typography: big and bold, caratteri creativi artistici
- Il background a texture puntinate
- Lo spazio bianco (esiste sempre)
- Le pagine web divise in due aree distinte e piene: foto e testo
- Di nuovo il colore vibrante e saturo (evviva gli anni 80, aiuto!)
- Icone monocolore o con stile ibrido
- Di nuovo rosso, giallo e blu, i colori primari, a farla da padrona
Tante idee, tanti filoni, a voi quale piacciono di più? Guardate le foto sull’articolo e fateci sapere 🙂