Chi conosce già WordPress si sarà imbattuto in questo tipo di file, ma magari non ha mai approfondito la sua utilità o non ha mai dovuto editarlo per modificarli. Questi tipi di files, generalmente di estensione .pot (Portable Object Template), ma abbreviata in .po, sono dei files sorgente che permettono di confrontare delle stringhe di testo, presenti in un programma, cms, applicazione che sia, e tradurle di seguito, nella lingua che si vuole usare. Da questi files sorgente vengono estrapolati i files pubblici di estensione .mo che vengono poi effettivamente usati dall’applicazione finale tramite estrapolazione con php.
Per editare tali files è necessario un programmino chiamato Poedit, ma dovrebbero essercene diversi in giro con la stessa utilità.
Ecco che quindi ci ritroveremo con tanti files .mo quante sono le lingue che necessitiamo di usare. Solitamente chi sviluppa cms o applicazioni web fornisce il files .po sorgente originario, dal quale chi vuole, nel caso si tratti di open source come WordPress, può fornire e rilasciare la traduzione nella lingua preferita, come fanno i nostri paladini di WordPress Italy.
Vi segnalo a tal proposito, che il plugin WPML, che ci serve per creare più versioni del nostro sito in più lingue, permette di editare tali files direttamente dal pannello di gestione del plugin stesso. E dove i plugin e il tema siano supportati, tramite le opportune stringhe di scrittura di testo (<? _e(‘qui testo’,’nomedeltema’) ?>) possiamo tradurre l’intero tema direttamente dalla gestione di WPML.
Spero vi sia stato d’aiuto! A presto.