In molti all’inizio, per creare siti o opere di digital art prelevano ingenuamente foto o immagini da Google senza sapere che tutte le immagini sono coperte da copyright, cioè diritti d’autore. Il creatore cioè deve concedere espresso permesso scritto per poterla utilizzare e si rischia una multa anche molto salata se si elude la regola.
Ecco perchè è una pratica non molto usata, e solitamente i webdesigners come anche i grafici fanno ricorso a risorse gratuite o a pagamento per poter usare un’immagine: oltre ad essere di qualità maggiore rispetto ai semplici risultati di Google spesso sono free, cioè gratuite e anche libere da diritti totalmente o parzialmente. Ciò significa che possono essere utilizzate liberamente o con alcune limitazioni sulla riproduzione, modifica e pubblicazione a seconda che ci siano fini amatoriali o commerciali dietro.
Se ad esempio dobbiamo fare un sito per un nostro cliente (e quindi ci sono degli interessi commerciali dietro), dovremo leggere attentamente nel disclaimer che solitamente segue nella pagina dalla quale abbiamo prelevato la foto, se possiamo o meno usarla nel nostro caso e se possiamo modificarla a seconda delle nostre esigenze. Solitamente invece per fini amatoriali (ad esempio un sito personale o un digital art non a scopi di vendita) possiamo utilizzarle tranquillamente, ma solo se provengono, appunto, da siti di Free Stock.
Eccone una lista utile, io personalmente uso:
Pixabay (free)
Rgbstock (free)
www.stockexpert.com per le foto a pagamento (con licenza commerciale quindi)
ma troverete molte altre risorse in merito qui: Bluvertigo
Di seguito invece, un interessante articolo pubblicato da Idee spettinate sui diritti d’autore, in modo che possiate approndire e capire meglio a cosa si va incontro se abusiamo di foto trovate su internet senza chiedere il permesso agli autori.
A tal proposito vi segnalo anche un link che troverete utile quando avrete più dimestichezza con la concezione di copyright, questo per le VOSTRE opere grafiche o testuali, quindi anche siti e i loro contenuti. Sono delle “licenze” comuni internazionali. Si basano su articoli di legge delle rispettive aree geografiche (la legge italiana ad esempio è differente da quella americana) segnalando cosa possono o non possono fare i navigatori dei vostri siti, a seconda del permesso che decidete a priori di dare sui contenuti dei vostri siti. Siete voi a decidere ciò a priori, prelevando un codice html da inserire nel vostro sito contenente un link, cliccando il quale sarà mostrato agli utenti direttamente cosa possono o non possono fare: sono i Creative common