Uff, che dire. Di questa #accessibilità dei siti web si sta parlando tanto ma nel modo sbagliato.
Ho avuto la fortuna di essere vecchia abbastanza da vedere questa legge nascere, conoscere chi ci ha lavorato, sperimentare i primi approcci e capire come funziona.
Non lavorando nella pubblica amministrazione ho poi tralasciato questo campo, seppure affascinante, ma le poche semplici regole sono sempre le stesse, almeno da 20 anni, con qualche aggiornamento recente.
Entro il 28 Giugno di quest’anno viene chiesto anche alle aziende con più di 10 dipendenti o con più di 2 Milioni di fatturato annuale di mettersi in regola con questi obblighi, che non possono più venire ignorati.
Anche se la mia attività non vi rientra, quest’estate lavorerò per mettere in regola anche il mio sito perché sia fruibile al 99%.
Ma la cosa peggiore è tutta questa pubblicità ingannevole che sta girando, e vorrei sfatare solo alcuni miti sentendomi di dire solo questo:
Puoi informarti gratuitamente qui:
- Il sito ufficiale dove trovare tutte le informazioni è Agid.gov.it
2.Se hai bisogno di chiarimenti vai sul sito Doc Italia che contiene le informazioni necessarie rese chiare e accessibili a tutti -> https://docs.italia.it/AgID/documenti-in-consultazione/lg-accessibilita-docs/it/stabile/index.html
Sono obbligatorie “certificazioni” o dichiarazioni di accessibilità?
Non esistono “certificazioni” ed i privati non sono tenuti a segnalare ad Agid la propria regolarità o meno, e quindi non devono seguire la procedura prevista per le pubbliche amministrazioni.
Sono però obbligati a pubblicare la propria dichiarazione su una pagina e link apposito sul proprio sito, basato sul modello da Agid condiviso (ecco la pagina da usare come modello: https://form.agid.gov.it/view/c299ac76-6d08-4c34-9957-00519dde4ea9 ) e a pubblicare le modalità di contatto per segnalare problemi al sito.
I controlli saranno graduali e partiranno dai più grandi siti o piattaforme.
Cosa fare se hai superato la scadenza e non hai ancora adeguato il tuo sito?
Il primo passo è consultare un professionista del settore: le uniche figure che devi contattare sono un web designer o un web developer esperto di accessibilità e pianificate insieme il lavoro di rientro e correzione del sito, se già pubblicato, o in caso di nuovo sito in progettazione e lavorazione, integrate questo fattore quantificando il lavoro da fare. Fatti fare un audit del sito con il report e la dichiarazione di accessibilità che prende spunto dal modello già esistente ma che in più dichiara apertamente il programma di adeguamento del proprio sito esponendo scadenze veritiere e dimostrando di rispettarle. In questo modo le sanzioni tanto temute potrebbero anche non essere attuate o minime.
Per cui, niente terrorismo, (oramai è inutile, la scadenza è andata) ma diamoci da fare.
Se rientri nei requisiti primari per le aziende private (+ di 10 dipendenti oppure più di 2 milioni di fatturato), sono a disposizione per una consulenza gratuita di chiarimento, prenotati qui: https://meet.brevo.com/laura-gargiulo/appuntamento-di-30-minuti
